venerdì 30 ottobre 2009

LA QUIETE PRIMA O DOPO LA TEMPESTA


Natura silente
olio su tela 30x30
2008

Un quadro ispirato sicuramente da un'opera di Katsushika Hokusai "Tempesta ai piedi della montagna" ma travisato completamente nei contenuti e negli intenti. Il vulcano giapponese dai profili già particolamente geometrizzati è stato ulteriormente semplificato. La stesura del colore materica va a contrastare con la piatta campitura di nero sullo sfondo. La luna a destra e la stella in alto a sinistra, soli e immobili, sono le uniche entità all'interno della notte buia e infinita. L'unico cenno al movimento è dato dal contorcersi della roccia della montagna e dal fumo sottile che esce dal cratere del vulcano. Mentre quei segni arancioni nella parte bassa dell'originale stanno a rappresentare i lampi di un temporale ai piedi della montagna in questo quadro vanno a simboleggiare i fiumi di lava all'interno della terra (il movimento è nascosto , all'apparenza tutto sembra immobile). Buonanotte.

Letture


Affondamento (da finale Moby Dick)
olio su tela 30x20
2007

da Moby Dick o la Balena di Herman Melville Ed. Gli Adelphi trad. Cesare Pavese.
"... . E allora cerchi concentrici afferrarono anche la lancia solitaria e tutto l'equipaggio e ogni remo fluttuante e ogni palo e, facendo girare le cose vive e quelle inanimate, tutto intorno in un vortice, trascinarono anche il più piccolo avanzo del Pequod fuori vista.
Ma mentre gli ultimi rovesci si mescolavano sul capo sommerso dell'indiano alla testa di maesto, lasciando ancora visibili alcuni pollici del bastone eretto, insieme lunghe jarde sventolanti della bandiera che ondeggiava tranquilla con ironico accordo alle onde distruggitrici che quasi la toccavano; in quell'istante un braccio rosso e un martello sorsero tesi all'indietro, nell'aria libera, in atto d'inchiodare ancora la bandiera al bastone affondante. Un falco del cielo che aveva beffardamente seguito il pomo di maestra giù dalla sua naturale dimora tra le stelle, dando beccate alla bandiera e molestando Tashtego, caccio per caso ora la sua larga ala palpitante tra il legno e il martello; e contemporaneamente sentendo quel brivido etereo, il selvaggio sommerso là sotto, tenne, nel suo anelito di morte, il martello rigidamente piantato; in modo che l'uccello celeste, con strida d'arcangelo, col rostro imperiale teso in alto e il corpo prigioniero avvolto nella bandiera di Achab, andò a fondo con la nave, che, come Satana, non volle scendere all'inferno finchè non ebbe trascinata con sé, per farsene elmo una parte vivente del cielo. ..."

PACIFICI e IRATI

Ritorno dopo una settimana di silenzio.
Città delle Divinità Pacifiche
olio su tela 30x30
2008


Città delle Divinità Irate
olio su tela 30x30
2008

da Il libro tibetano dei morti Ed. Oscar Mondadori 2007 "... il mandala rappresenta uno stato perfetto dell'essere, e le sue divinità centrali simboleggiano gli stati perfetti della consapevolezza del meditante, degli aggregati psicofisici, delle proprietà degli elementi e dei processi sensoriali e mentali. Le divinità pacifiche rappresentano la quiescente purezza naturale di tali fondamentali componenti del nostro essere, mentre le divinità irate rappresentano gli aspetti di queste energie che determinano la naturale trasformazione delle espressioni più durature e più profonde del mandala, esse rappresentano le modalità dell'attività di un essere illuminato. ..." già rimaniamo tramortiti da questa definizione. La pratica spirituale intitolata liberazione naturale dalle tendenze abituali ha lo scopo di fornire uno strumento con cui l'adepto possa realizzare nella propria mente e nel proprio corpo un sicuro riconoscimento della natura delle Divinità Pacifiche e Irate. Nel testo dell'antifona che è soggetto della pratica di cui sopra, vengono, in modo analitico, elencate le visualizzazioni delle varie divinità che corrispondono a diversi stati/qualità mentali. La posizione reciproca nello spazio e il colore della visualizzazione vengono spiegati molto chiaramente e sono parte integrante del testo. Ricomponendo man mano ciò che si legge si può creare un mandala che ha la forma di una città con cinta murarie di perimetro quadrato e varie porte. Ho deciso così di sfruttare questo mandala, interpretandolo come una delle mie città, e inserirlo nello spazio già utilizzato in modo da rendere ancor più l'idea della visualizzazione mentale (fluttuante). Lo sfondo etereo fa il resto. Per la firma si veda il post del 23 ottobre 11.35.
Buona Visualizzazione. Saluti

Ah dimenticavo, Quarantadue le divinità Pacifiche, Cinquantotto le divinità Irate.

sabato 24 ottobre 2009

IN COLONNA


IN COLONNA
olio su tela 30x70
2009

In uno spazio tridimensionale, come quelli già usati, definito solo dai tre toni di colore, gente di ogni estrazione sociale, proveniente da X e da Y, tra una chiacchiera e l'altra e aiutandosi vicendevolemente, cerca di salire a Z per entrare in un buco per chissà quale motivo. Non vi ritrovate?!?, forse l'unica differenza è che c'è meno collaborazione. STATISTICA.

venerdì 23 ottobre 2009

NON E' PASQUA


Pensieri di Piero della Francesca
(rivisitazione di La resurrezione di Cristo di P.d.F.)
olio su tela 30x20
2006


Particolare da Deposizione di Cristo di Lorenzo Lotto
olio su tela 30x30

2007


La palestra migliore per provare ad imparare a dipingere è sicuramente quella di cimentarsi a copiare i grandi maestri. In queste due opere pasquali ho estrapolato da due capolavori dell'arte italiana due particolari. Il primo è uno zoom sul centurione addormentato sotto al Cristo Risorto, il secondo un dettaglio sulle croci a deposizione già avvenuta. Nel primo Piero della Francesca si autoritrae e sembra in estasi, probabilmente stà riflettendo sulle geometrie dei suoi quadri, per questo si vedano le figure alle sue spalle. Nel secondo ciò che mi interessava era riprendere la croce di Cristo vuota, la situazione creata mi sembra assolutamente mistica.
Ultima cosa, tenete d'occhio il simbolo-totem alla destra di Piero della Francesca.

CITTA' FLUTTUANTI


Città
olio su tela 30x30
2007


Città
olio su tela 30x30
2007

L'idea fu quella di mettere in prospettiva, con due punti di fuga, le città di cui abbiamo parlato in precedenza, e oltre a questo inserirle in uno spazio tridimensionale, in una zona rialzata, per creare un senso di spazialità, leggerezza e fluttuazione. Nel primo lo sfondo è definito da leggere variazioni di tonalità di bianco, nel secondo sono stati utilizzati i colori primari.

giovedì 22 ottobre 2009

Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ, Om wangishwari hum


Manjusri
olio su tela 80x40
2008

Maschera 1/2
olio su tela 20x30
2005


Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ, Om wangishwari hum - questi sono i mantra per Manjusri (Yamantaka se irato, Monju per i giapponesi) la divinità della saggezza, la divinità che con la spada compie uno squarcio sul velo di maya. Si dice che recitare il primo mantra sviluppi le capacità di discernere il giusto dallo sbagliato, le capacità retoriche, mnemoniche, di scrittura e esposizione (...īḥ Oṃ A Ra Pa Ca Na Dhīḥ (questo va pronunciato con enfasi, speriamo che conti) Oṃ...). Manjusri appare, così, in visione a un commerciante della Tokio rampante del periodo Edo, quella di Ukiyo-e e del teatro kabuki, e sembra rimanerne inebetito, a tal punto da avere un principio di strabismo.
Più sotto due suoi colleghi all'avanguardia si sporgono da un paravento che Mondrian deve avere trovato secoli dopo in un mercatino dell'antiquariato.

mercoledì 21 ottobre 2009

FUGA


Fuga
olio, carboncino, cera su tela 40x80 + legno
2008

L'uomo piangendo sangue, in fuga da una città-mondo in fiamme, si porta sulla testa il fardello dell'arca rappresentato da un ceppo di legno. E' un po' troppo tragico? Beh anche un po' biblico, al posto dell'acqua c'è il fuoco e anzichè essere l'arca a portare l'uomo è l'uomo che porta l'arca.

ACQUERELLO IMPROVVISATO

Terra - espressione - acqua
Stormo
Gufo
Giacomettiano
Augellin Belverde
Acrobati
acquerelli su carta 29.7x21
2007

Sei freschi acquerelli imposti su fogli di appunti universitari, che riprendono schizzi contenuti negli stessi, da uno stormo di uccelli a un a-ugello.

MILAN


(©Getty Images)
da www.uefa.com

REA 2 - MIL 3 Scusate, ma stò godendo come un matto, forza milan. Ragazzi siete bolliti ma quando ne avete voglia non ce n'è!!!

CITTA'


Rising Town (Filmato)
2007


Città
olio su tela 70x50
2007

Sono sempre rimasto affascinato da come si formano e si evolvono le città, i nuclei iniziali, le espansioni, le ricostruzioni. Ho iniziato a disegnare le prime circa dieci anni fa, forse ispirato dai graffiti incisi sul muro da un certo Ivo protagonista di un filmaccio con Francesca Neri che se ricordo bene si chiama Ivo il Tardivo.
Questo è un filmato di pochi fotogrammi che ho registrato durante la stesura del quadro sottostante. Serve per dare l'idea dinamica che sta sotto questo tipo di opere.

COMIDA FRUGAL


Comida Frugal
acquerello su carta 29.7x21
2006

Un uomo trasparente si prepara a un pasto un po' particolare. La tovaglia diventa un deserto, nulla da mangiare, bottiglia e bicchiere sono vuoti. Solo una pipa a porre l'accento sulla situazione.

martedì 20 ottobre 2009

MEDITAZIONI


Meditazioni di un mulino a vento
china su carta 29.7x21
2008

Alcune scenette collegate tra di loro in maniera alquanto assurda, il tutto, scaturito dalla lettura del Don Chisciotte di Cervantes.

SBAVATURE DI COLORE

Untitled
acrilico su tela 60x30
2008

Un acrilico molto liquido crea ombre come chiazze di umidità su un muro, che a loro volta generano immagini di mondi impensati (già gli antichi cinesi [1] e in europa vari artisti tra i quali Leonardo [2] osservavano i muri invecchiati). Può essere un uomo sdraiato o altre cose, io ci vedo il mare con una scogliera e alcuni surfisti.

[1] Sung Ti XI sec. tratto da Jurgis Baltrušaitis, Il Medioevo fantastico. Antichità ed esotismi nell’arte gotica, Adelphi, 1973, p. 238
Scegliete un vecchio muro in rovina, stendete su di esso un pezzo di seta bianca. Guardatelo poi sera e mattina, finché attraverso la seta possiate vedere questa rovina, le sue protuberanze, i suoi livelli, gli zig-zag, le fenditure, fissandoli nel vostro spirito e nei vostri occhi. Fate delle prominenze le vostre montagne, delle parti più basse le vostre acque, degli incavi i vostri burroni, delle fenditure i torrenti, delle parti più chiare i punti più vicini, di quelle più oscure i punti più lontani. Fissate tutto ciò profondamente in voi e ben presto vedrete uomini, uccelli, piante, alberi e figure che volano e si muovono in mezzo a essi. Voi potrete allora usare il pennello seguendo la vostra fantasia. E il risultato sarà una cosa del cielo e non dell’uomo
[2] Leonardo da Vinci, Trattato della Pittura, I, 2, 63
Non resterò di mettere fra questi precetti una nuova invenzione di speculazione, la quale, benché paia piccola e quasi degna di riso, nondimeno è di grande utilità a destare l'ingegno a varie invenzioni. E questa è se tu riguarderai in alcuni muri imbrattati di varie macchie o in pietre di varî misti. Se avrai a invenzionare qualche sito, potrai lí vedere similitudini di diversi paesi, ornati di montagne, fiumi, sassi, alberi, pianure grandi, valli e colli in diversi modi; ancora vi potrai vedere diverse battaglie ed atti pronti di figure strane, arie di volti ed abiti ed infinite cose, le quali tu potrai ridurre in integra e buona forma; che interviene in simili muri e misti, come del suono delle campane, che ne' loro tocchi vi troverai ogni nome e vocabolo che tu t'immaginerai.
Non isprezzare questo mio parere, nel quale ti si ricorda che non ti sia grave il fermarti alcuna volta a vedere nelle macchie de' muri, o nella cenere del fuoco, o nuvoli o fanghi, od altri simili luoghi, ne' quali, se ben saranno da te considerati, tu troverai invenzioni mirabilissime, che destano l'ingegno del pittore a nuove invenzioni sí di componimenti di battaglie, d'animali e d'uomini, come di varî componimenti di paesi e di cose mostruose, come di diavoli e simili cose, perché saranno causa di farti onore; perché nelle cose confuse l'ingegno si desta a nuove invenzioni
[…]

lunedì 19 ottobre 2009

FORMA E COLORE


Paesaggio Senese
olio su tela 40x30
2009

Ispirato a una foto scattata mentre ci perdevamo per strade in terra battuta intorno a Borgo la Bagnaia in provincia di Siena, ricercando la strada per l'abbazzia di Sant'Antimo. Una natura che si semplifica da se in poche forme e colori.

domenica 18 ottobre 2009

OMAGGIO A TONY CONRAD


From The Side Of Man And Womankind
olio su tela 16x24
2009


Questo quadro dalle piccole dimensioni, olio su tela 16x24, realizzato a inizio 2009, è ispirato da e realizzato durante l'ascolto di From The Side Of Man And Womankind dall'album Outside the Dream Syndacate di Tony Conrad with Faust, album ovviamente fattomi conoscere dal Piffo. La struttura del pezzo, solo stumentale, è un'intreccio di batteria martellante e violino. Durante il brano, che dura intorno ai venti minuti, il violino imprigionato nella maglia resistente creata dalla batteria, piano piano riesce a fuoriuscire e se pur brevi istanti sabotare la regolarità della trama impostata inizialmente dalla ritmica.
Le linee verticali e orizzontali nel quadro rappresentano la batteria, la linea sottile e curva il violino. Ulteriore varibile, oltre a spessore, linearità e direzione della pennellata è anche il verso.

Buon Ascolto

sabato 17 ottobre 2009

VENEZIA, BIENNALE - ARSENALE


Facile dire che la cosa migliore vista a Venezia sia Venezia stessa. Torniamo allora a parlare della biennale e in particolare della parte espositiva racchiusa negli spazi dell'arsenale.


Proprio di fronte all'ingresso, PAK Sheung Chuen di Hong Kong ci propone alcune esperienze, una in particolare, rivivere il suo report fotografico con occhi bendati attraverso la malaysia, come farlo? Beh entrare in una stanza buia e scattare foto con il flash, uscire e vedere cosa si è fotografato.


Finalmente entriamo. Subito Lygia Pape, studiosa di tridimensionalità, materializza in un dialogo tra estetica moderna e antica i raggi luminosi con i quali i pittori di un tempo rappresentavano la luce solare e divina.


Nella stanza seguente gli specchi rotti di Pistoletto, oltre a interagire con l'interlocutore, lo costringono a fare i conti con se stesso e con la sua percezione inserendolo in una atmosfera tragica.



Si prosegue attraverso un villaggo africano di Pascale Marithine Tayou, un teatro delle ombre dove sono proiettati maniaci sessuali in azione a cura di Paul Chan, aquile naziste congelate (Makarevich Elagina) ecc.. ecc.. fino a giungere allo spazio latinoamericano nel quale vengono proposte profonde meditazioni sul mondo contemporaneo, i suoi materiali, la società e le sue città, si veda a proposito la mostra di Milano Las Americas Latinas. Finiamo col Padiglione italiano dove fa piacere vedere che la pittura e la scultura di contenuto e figurative esistono ancora e anche di alto livello, in particolare ci sono piaciuti Sandro Chia, Daniele Galliano per l'uso della luce e per le tematiche, il mistico Aron Demetz, il fotografo dei contrasti Matteo Basilé, la natura iperpotente immortalata da Giacomo Costa e le sculture di Bertozzi&Casoni.

In sintesi vi consiglio di andarci, provare per credere.


Foto: 1-Ca' Pesaro e Rio di Noale 2-Chiesa Santa Maria della Misericordia 3-Scuola Grande di San Marco 4-Panni al vento nel sestiere Castello 5-Leone grande Arsenale di Venezia 6-Padiglione Hong Kong, PAK Sheung Chue 7-Corderie Arsenale, Lygia Pape 9,10-Corderie Arsenale, Pistoletto 11-Corderie Arsenale, Pascale Marithine Tayou 12-Corderie Arsenale, Goshka Macuga 13-Corderie Arsenale,Paul Chan 14-Corderie Arsenale, Makarevich Elagina

sabato 10 ottobre 2009

VENEZIA, BIENNALE-I



Domani si va a Venezia, la città che preferisco per eccellenza, ci si va per assaporarla, per perdersi nei suoi infiniti labirinti. Domani ci andiamo anche per vedere la parte di Biennale che non abbiamo visto in luglio: Corderie, Arsenale e Padiglione Italia. Diciamo che a luglio i giardini con i padiglioni delle varie nazioni non ci hanno molto esaltato. Ricordiamo i paesi scandinavi impegnati a esibire il meglio delle loro produzioni per arredamento e poi una marea di video-installazioni tra un padiglione e l'altro intervallate da morti affogati, morti annegati, morti svenati ecc. ecc. . Nel Palazzo delle Esposizioni qua e là cose molto interessanti e suggestive (alcune un po' da parco giochi ma belle, come la ragnatela del salone centrale di Tomas Saraceno, e la natura fantastica e opprimente nella stanza adiacente di Natalie Djurberg) altre più impegnate come i fumetti Oyvind Fahlstrom.





I padiglioni migliori, a mio avviso, sono sicuramente quello spagnolo con quadri e sculture di Miquel Barcelò (finalmente un po' di pittura), quello russo con i disegni "Landscapes of Future " di Pavel Pepperstein e l'installazione viva di Gosha Ostretsov che ci riporta ad ambientazioni di una russia che fù. Infine da non sottovalutare le sculture metafisiche in canapa del padiglione egiziano e i tappeti di capelli umani del serbo Zoran Todorovic (" Francesco, per fare questa foto ti stai appoggiando su 2 tonnellate di capelli umani ").

Vi regalo questo ready made realizzato da me per la biennale di Venezia alla biennale di Venezia.

Ready Made per Biennale
Tovagliolo, Posate e Bicchiere di Plastica, Semi di Anguria
2009

Foto: 1-Pavimento Chiesa di Santa Maria e San Donato Murano 2-Palazzo delle Esposizioni, Tomas Saraceno 3-Padiglione Finlandia, Norvegia, Svezia 4- Palazzo delle Esposizioni, Natalie Djurberg

venerdì 9 ottobre 2009

BENVENUTO, BENVENUTI

Mi do il ribenvenuto sul web. Ho deciso finalmente di ripubblicare i miei quadri, disegni e altro partendo da un blog, poi se le cose saranno mature, ahhhh (cit.), mi metterò a lavorare per creare un sito, adesso sinceramente non ne ho voglia.